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Protesi d’anca

CASO CLINICO 1

Uomo di 52 anni. Richiede la mia consulenza per l’insorgenza di forte dolore a livello inguinale e delle gambe a carattere peggiorativo, insorto dapprima sul lato destro e a distanza di poche settimane anche su quello sinistro.

Ho valutato attentamente i sintomi lamentati dal paziente, la sua età, l’evoluzione nel tempo della patologia, i fattori di rischio potenzialmente presenti e il loro potenziale impatto sulla diagnosi.

Ho visitato accuratamente il paziente, escludendo ragionevolmente patologie di pertinenza internistica e localizzando la sede del dolore a livello delle articolazioni delle anche.

Richiesta una radiografia del bacino per confermare il mio sospetto diagnostico, ho posto diagnosi di necrosi avascolare delle teste femorali, in questo caso facilmente identificabile poiché in stadio avanzato.

Il paziente viene quindi da me operato di protesi totale mininvasiva dell’anca a destra e dopo 3 mesi lo stesso intervento è stato eseguito sul lato sinistro, consentendogli di riprendere tutte le sue attività senza dolore.

CASO CLINICO 2

Uomo di 77 anni. Giunge nel mio ambulatorio per un dolore a carico dell’inguine a sinistra, insorto da circa 2 anni, di carattere ingravescente. Nelle ultime settimane il dolore è diventato persistente, rendendo impossibile persino camminare per pochi passi.

Dopo attente valutazioni cliniche e radiologiche, ho ricondotto il caso a un quadro di coxartrosi primaria avanzata.

Il paziente è stato quindi sottoposto ad intervento di protesi totale dell’anca sinistra, con il ripristino di tutti i parametri geometrici articolari, come programmato nel planning digitale pre-operatorio.

Il recupero è stato molto rapido: dopo 5 giorni di degenza in ospedale è rientrato a casa e dopo sole 3 settimane ha ripreso a camminare autonomamente senza le stampelle.

CASO CLINICO 3

Donna di 68 anni, affetta da nota coxartrosi sinistra secondaria su base displasica.

Presenta sintomi di lunga data quali zoppia e ridotta mobilità articolare, che si associano a recente insorgenza di dolore all’inguine e nella regione glutea di sinistra, per il quale si rivolge a me.

Abbiamo così definito la necessità di un trattamento chirurgico.

La paziente è stata perciò sottoposta ad intervento di protesi d’anca mininvasiva sinistra con completa risoluzione della sintomatologia dolorosa e ripristino della lunghezza dell’arto, come programmato nel planning digitale pre-operatorio.

CASO CLINICO 4

Donna di 63 anni. Da oltre 6 mesi lamenta dolore all’anca sinistra e difficoltà durante il cammino per brevi tragitti, per cui ho eseguito una valutazione ortopedica.

La diagnosi è quella di coxartrosi sinistra avanzata, caratterizzata dalla presenza di un collo femorale varo.

Dopo un accurato planning pre-operatorio, ho eseguito quindi l’intervento chirurgico di protesi dell’anca sinistra.

Il risultato è stato quello di una risoluzione del dolore e del contestuale recupero del movimento articolare già i primissimi giorni dopo l’intervento.

In terza giornata post-operatoria la paziente rientra a casa, continuando a svolgere la riabilitazione fisioterapica. Ciò ha permesso abbandonare completamente le stampelle a circa un mese dall’operazione.

La ricostruzione precisa della geometria articolare è fondamentale (soprattutto in casi come questo) ed è stata effettuata utilizzando un apposito stelo varizzante al fine di riprodurre l’anatomia della paziente, rispettando i parametri articolari di lunghezza e offset del femore.

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