CASO CLINICO 1
Uomo di 73 anni. Presenta una storia di dolore moderato e rigidità a carico del ginocchio sinistro.
Il quadro è causato da artrosi tri-compartimentale primaria, caratterizzata da un’usura diffusa di tutta superficie articolare del ginocchio.
Una volta esaurita l’efficacia delle terapie conservative, abbiamo quindi optato per il trattamento chirurgico e il paziente è stato sottoposto a intervento di protesi totale mininvasiva.
Ha iniziato subito il percorso riabilitativo e dopo 5 giorni di degenza è tornato a casa, dove ha proseguito per 3 ulteriori settimane la fisioterapia, recuperando il completo movimento del ginocchio.
Il ripristino preciso dell’allineamento dell’arto inferiore e dell’interlinea articolare sovrapponibili a quelli dell’arto controlaterale hanno permesso un veloce recupero e ritorno alla quotidianità, con la possibilità di muoversi liberamente senza più dolore.
CASO CLINICO 1: radiografia laterale del ginocchio. 
CASO CLINICO 1: radiografia frontale del ginocchio. 
CASO CLINICO 1: radiografia degli arti inferiori che mostra il preciso ripristino dell’asse di carico. 
CASO CLINICO 1: protesi totale mininvasiva del ginocchio sinistro.
CASO CLINICO 2
Donna di 67 anni, da me valutata poiché da lungo tempo soffre di forti dolori a carico di entrambe le ginocchia causati da gonartrosi primaria.
La paziente riferisce di aver subito, molti anni prima, un trauma a carico del ginocchio destro e di aver riportato una lesione del legamento crociato anteriore.
Dopo un accurato confronto con la mia paziente, ho optato per l’operazione di entrambe le ginocchia in un unico tempo chirurgico (intervento bilaterale simultaneo): è stata eseguita una protesi totale del ginocchio destro ed una protesi monocompartimentale mediale del ginocchio sinistro, entrambe svolte con approccio mininvasivo.
Perché due interventi diversi nelle ginocchia dello stesso paziente? Non tutti i quadri di artrosi sono uguali! Quando possibile, opto sempre per eseguire l’intervento meno invasivo possibile. A destra, tuttavia, l’usura cartilaginea estesa al compartimento esterno (complice la pregressa lesione del legamento crociato anteriore) ha reso necessario l’utilizzo di una protesi totale.
Le radiografie danno sempre un’indicazione affidabile sulle condizioni globali del ginocchio, ma la decisione definitiva in merito al tipo di protesi da utilizzare viene sempre presa al momento dell’intervento, dopo aver valutato visivamente l’articolazione.
Nei pazienti motivati, e quando indicato, l’intervento bilaterale simultaneo offre numerosi vantaggi: si eseguono un’unica volta l’anestesia e la riabilitazione; inoltre, i tempi di recupero non presentano grosse differenze rispetto all’intervento eseguito su un singolo ginocchio.
CASO CLINICO 3
Donna di 64 anni affetta da artrite reumatoide, con un noto quadro di grave gonartrosi secondaria bilaterale.
Di recente, la deambulazione viene compromessa da un’importante sintomatologia dolorosa a carico del ginocchio destro e dalla marcata deformità in valgismo dell’arto, aggravata dalla notevole usura ossea e cartilaginea.
La paziente viene operata di protesi totale mininvasiva del ginocchio destro.
Questo ha portato alla risoluzione della sintomatologia dolorosa e al recupero dell’allineamento anatomico dell’arto, con ricostruzione precisa dell’interlinea articolare.
Vista la complessità del caso, la paziente ha eseguito la maggior parte della riabilitazione in regime di ricovero, della durata di 10 giorni, dove ha ripreso a camminare in autonomia aiutata dalle stampelle, per poi essere dimessa e riprendere la deambulazione autonoma dopo 5 settimane.
